Bonus imprese: tutte le novità previste dalla legge di Bilancio 2019
Mettiamo a confronto tutti i punti aggiornati e inseriti nella legge.
Grazie alla legge di Bilancio 2019, possiamo finalmente parlare di importanti novità per quanto riguarda gli incentivi e bonus imprese. Molte aziende dovranno fare i conti con cambiamenti dal peso specifico imponente. Quelle che reinvestono gli utili potranno affidarsi a uno sconto fiscale, ma avranno più modo di usare il super ammortamento. Vengono penalizzati poi gli investimenti di imponente entità, con il cambiamento legato all’iperammortamento, che resta invariato per spese sotto i 2,5 milioni di euro.
Ma le novità della legge di Bilancio 2019 sono numerose e per questo andremo a scoprire di seguito i principali aggiornamenti, che comprendono il credito d’imposta per formazione e per la ricerca al 25-50%.
Cos’è l’iperammortamento e cosa cambia con il bonus imprese 2019
Questa superagevolazione contenuta nel pacchetto Industria 4.0, permette alle imprese che operano nel settore industriale, di incentivare gli investimenti con tecnologie e abbattimento dei consumi. Tra le novità vi è l’ammissione dell’agevolazione su investimenti da effettuare entro il 31 dicembre 2019. Sono stati poi fissati diversi scaglioni di agevolazione:
- 250% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro (invariata);
- Al 200% per investimenti fino 10 milioni €;
- 150% fino a 20 milioni di euro.
I 20 milioni sono il valore limite entro il quale si potrà sfruttare l’agevolazione. C’è anche da dire che con questo disegno di legge si va a scrivere anche la parola fine sul super ammortamento. In tal caso i soggetti che volevano l’agevolazione, dovevano investire entro il 31 dicembre 2018 o, ottenere la conferma dell’ordine e pagare poi un acconto del 20%, entro il 30 giugno di quest’anno.
Bonus imprese su credito d’imposta: formazione 4.0 e R&S
Non si parla del credito d’imposta formazione 4.0, quasi a confermare l’addio a questo tipo di agevolazione che era proposta per gli investimenti delle imprese sulla formazione del personale. E’ quindi impossibile ottenere un credito d’imposta del 40% per la formazione su materie legate alle tecnologie e al digitale. Non mancano invece le modifiche sul credito R&S, con un dimezzamento della misura agevolativa che va dal 50 al 25%.
Il credito d’imposta attribuito alle imprese funziona a prescindere dal settore economico o formazione giuridica, ma vale su investimenti in attività di ricerca e sviluppo. Si scenderà al 25%, ma è stata anche inserita una deroga sulla riduzione, così da riportare l’agevolazione al 50%. In parole povere, però, si nota che con un investimento minimo di 30 mila €, potrai ottenere un credito d’imposta massimo di 10 milioni.
Utili reinvestiti
Altra novità interessante è l’agevolazione concessa per chi va a reinvestire gli utili ottenuti, per l’acquisto di beni immateriali strumentali, o per incremento dell’occupazione. Tra i bonus imprese, è possibile quindi usare un IRES ridotta sugli utili reinvestiti. E’ previsto che, dal periodo d’imposta 2019, il reddito netto dichiarato possa essere assoggettato all’aliquota del 15%.
Non sono inclusi tutti gli investimenti in immobili e in veicoli, che sono dati in uso promiscuo ai dipendenti per un tempo superiore al periodo d’imposta.