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Asta BTP: cos’è e come funziona l’acquisto dei titoli?

In questa guida scoprirai come acquistare in asta o sul mercato i BTP e il loro rendimento.

Si sente spesso parlare di BTP, di aste, di borsa e molto altro ancora, ma quante persone conoscono davvero questi argomenti? Il nostro obiettivo è quello di fare chiarezza! I Buoni del Tesoro Poliennali sono dei titoli di debito a lungo termine, che vengono emessi dal Dipartimento del Tesoro.

Queste obbligazioni sono rilasciate con cedola fissa, che è pagata semestralmente: possono avere 3, 5, 7, 10 oppure 10, 15, 20 oppure 30 e 50 anni di scadenza. La loro emissione avviene mediante un processo che si chiama asta marginale, e viene svolta in media 2 volte al mese, dividendo i BTP per la durata della scadenza offerta.

In che modo si acquistano i BTP

Tra le diverse tipologie di acquisto, partiamo parlando dei BTP in asta. Prima che si verifichi questa vendita, viene determinato e annunciato il quantitativo di obbligazioni che sono emesse, con soglia minima e massima. In base a un incrocio tra la domanda e l’offerta delle aste, viene poi determinato non solo il rendimento, ma anche il prezzo di emissione. A partecipare alle aste non possono essere i risparmiatori, ma si opera solo attraverso gli intermediari autorizzati. Ciò significa che sono chiamate in causa le imprese di investimento e le banche. Durante un’asta i BTP potranno essere acquistati per valore nominale minimo di 1000 euro.

Altro modo di acquisto è il post asta, con il cosiddetto mercato secondario che segue la loro emissione. E’ quindi possibile scambiare i BTP che sono già in circolazione, partendo da mercati regolamentati. Per esempio il Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT), che viene gestito da Borsa Italiana. Anche in questo caso un risparmiatore, che si dovrà affidare a un intermediario, potrà acquistare o vendere i titoli. Altro mercato di riferimento è il gruppo London Stock Exchange (MTS), che si rivolge solo ad intermediari autorizzati. In questo caso però l’importo minimo è pari a 2 milioni di euro.

Come considerare il rendimento e quali sono i rischi

Un capitolo molto importante per questo argomento è legato al rendimento delle obbligazioni già citate. Il rendimento dipende dal flusso cedolare, e dalla differenza tra il costo di acquisto e il valore nominale. Nel caso in cui un titolo venga acquistato in asta, si parlerà di uno “scarto d’emissione”. Il valore nominale invece è pari a 100 e sarà rimborsato alla scadenza.

Vi sono particolari rischi legati al rendimento o, nello specifico, all’acquisto di un BTP? E’ possibile dire che per un investitore che ha voglia e intenzione di mantenere un titolo fino alla scadenza vi sarà un solo pericolo. Tale rischio è legato alla possibilità di risultare inadempiente nel pagamento sia per il rimborso capitale che delle cedole.

Coloro che vogliono investire per poi vendere i titoli prima della scadenza, potrebbero invece correre un rischio di mercato, per eventuali alzi o ribassi del rendimento. Potresti, in questo caso, rivendere a un prezzo più basso rispetto a quello speso.

I vantaggi

Come è stato ampiamente spiegato, i BTP sono sicuramente titoli ottimali per investimenti nel lungo periodo, capaci di offrire cedole periodiche fisse e incassi regolari. Hanno un rischio basso se si vogliono mantenere fino alla loro scadenza, poiché sono emessi da stato maggiore. Il livello del rischio tende ad aumentare nel caso di vendita, poiché parliamo di un possibile prezzo fluttuante.

E’, infine, possibile garantirsi un flusso costante durante l’anno, sfruttando le diverse scadenze disponibili sul mercato.

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