Budgeting, misurazioni, reporting e non solo: tutte le fasi del controllo di gestione

In azienda il controllo di gestione è quell’insieme di strumenti e prassi che servono a verificare ed implementare gli obiettivi stabiliti nella fase di pianificazione. Negli ultimi anni ha assunto un valore strategico importante, soprattutto perché la mole di dati che deve gestire un’impresa è aumentata a dismisura.

Sia nelle PMI sia nella pubblica amministrazione è diventato fondamentale raccogliere, organizzare e interpretare i dati per essere competitivi sul mercato e assicurare servizi efficienti ai propri clienti. E per farlo in maniera più rapida ci si avvale di software sempre più avanzati che utilizzano l’intelligenza artificiale per sintetizzare velocemente le informazioni. Aziende specializzate nella progettazione di software per le aziende, come Dialog, propongono diverse soluzioni, anche personalizzate con un’attenzione particolare all’industria 4.0 e alle tecnologie più all’avanguardia.

L’organizzazione di un sistema di controllo di gestione va inserito in un progetto più ampio di pianificazione aziendale, che coinvolge tutti gli attori dell’impresa, sia essa pubblica o privata e per renderlo funzionante ed efficace bisogna tenere conto di diverse fasi, che descrivono attraverso le informazioni l’andamento delle attività. Ognuna di esse ha un obiettivo specifico e concorre nell’insieme a delineare il quadro completo dei risultati raggiunti. Per la verifica di tutte le fasi viene solitamente scelto un controller, ossia una persona che ha la responsabilità di gestire il team che si occupa dell’attuazione delle operazioni prefissate.

Budgeting

Come suggerisce il nome stesso, quando si parla di budgeting, ci si riferisce alla verifica a monte della fattibilità del progetto, che passa inevitabilmente dalla predisposizione del budget. Per stabilirlo bisogna considerare la mission dell’azienda, l’obiettivo che si desidera raggiungere, ossia il target, il capitale da investire, suddiviso nelle varie voci dei costi, e gli indicatori più utili per monitorare l’andamento del progetto.

Misurazione

La fase di misurazione si svolge durante tutto il piano operativo del sistema di controllo di gestione e consiste nella misurazione periodica dei dati attraverso gli indicatori stabiliti in fase di pianificazione. I dati raccolti vengono poi trasmessi ai responsabili di progetto, che li analizzano e valutano manovre correttive che possano ridurre il gap tra quanto pianificato e i risultati riscontrati. Effettuare quest’analisi con software e non in maniera analogica è un grandissimo vantaggio, perché si riesce con tempestività ad agire se ci sono delle azioni che non performano come pronosticato.

È dunque fondamentale per le aziende accelerare il processo di digitalizzazione, con investimenti mirati per avviare processi di automazione nella gestione dei dati. Secondo le ultime previsioni, la metà delle aziende italiane investirà nel 2022 un budget più alto per la digitalizzazione, puntando sulle startup e sui processi innovativi. Un passo avanti che aiuterà l’Italia ad uscire dal fondo delle classifiche UE per quanto riguarda l’innovazione e che consentirà di avere una maggiore competitività sui mercati. L’ultimo indice di digitalizzazione dell’economia e della società indica l’Italia in ripresa ma ancora nelle posizioni basse.

Reporting

La fase finale del controllo di gestione è il reporting che rappresenta il passaggio di informazioni ai vertici aziendali dei risultati ottenuti dagli indicatori stabiliti all’inizio. L’obiettivo è quello di stabilire il nuovo ciclo di budgeting, valutare le performance del personale e agire in conseguenza a quanto ottenuto. Il report viene presentato in diverse modalità, a seconda della strategia che i responsabili desiderano attuare: si possono avere quindi report in forma di tabella, grafica o come presentazioni orali.