Cos’è l’effetto Zeigarnik e come si applica in campo sanitario per gestire il tempo

È capitato a tutti, almeno una volta, di ritrovarsi svegli nel cuore della notte a ripensare a tutte le cose incompiute da fare, non è vero? Per ogni attività da svolgere si prova un senso di stress e ansia, ma al tempo stesso si percepisce la paura di non ricordare più molte delle cose da fare. Ciò accade perché il nostro cervello tende a rimuovere le informazioni che non ritiene importanti dopo averle usate.

Tutto questo viene descritto con un nome: si tratta dell’effetto Zeigarnik, un concetto molto importante per tutte quelle persone, quei professionisti che hanno voglia e bisogno di imparare a gestire al meglio il proprio tempo. E il discorso si può applicare su tantissimi settori, compreso quello sanitario. Andiamo per ordine e vediamo insieme che cos’è questo effetto Zeigarnik e in che modo può diventare un concetto chiave nella nostra vita privata e professionale prendendo spunto dal blog di Gipo.it, azienda che si occupa di software gestionali in campo sanitario.

Alla scoperta dell’effetto Zeigarnik

Si tratta di una teoria che prende il nome da Bluma Zeigarnik, psicologa lituana che descrive proprio la tendenza della memoria umana nel ricordare i compiti interrotti o quelli incompleti in modo più efficace e con maggior semplicità rispetto a quelli completati. Le persone infatti tendono a ricordare con più facilità le informazioni o le attività su cui stiamo lavorando piuttosto che quelle che non abbiamo ancora finito. E spesso siamo più propensi a dimenticare i dettagli delle attività completate per intero, mentre ci focalizziamo maggiormente sulle attività lavorative se veniamo interrotti. Come è facile intuire ci sono tantissime casistiche che chiamano in causa il cervello umano e che ci svelano così in che modo la nostra mente può liberarsi di certi dettagli, ripulendo così parte della memoria.

Zeigarnik e i suoi utilizzi

Può sembrare un’accoppiata del tutto inaspettata, ma invece l’effetto Zeigarnik viene ampiamente usato nel mondo dello spettacolo. Pensiamo alle serie tv, che spesso presentano episodi pronti a interrompersi proprio sul più bello. Tutto questo ci stimola e ci spinge a voler scoprire che cosa succederà dopo. Si tratta di una valida strategia per agire sulla tensione mentale che terrà sempre in primo piano il ricordo di questa attività che per noi risulta incompiuta. Ma questo non è il solo caso!

Ci sono delle situazioni in cui, come avviene per la gestione di un’azienda o dei poliambulatori, l’effetto Zeigarnik è amplificato. Bisogna ricordare un appuntamento? Avvisare un collega di qualcosa o aggiornare una cartella clinica? I piccoli compiti vengono rimandati e non fanno altro che occupare spazio mentale andando a peggiorare però la produttività di un dipendente. Segnare ciò che bisogna fare è un valido aiuto per pianificare il da farsi, facilitando così lo svolgimento. E ovviamente in questo la tecnologia svolge un ruolo chiave per ridurre la tendenza a rimandare i propri impegni lavorativi. Un semplice passaggio per migliorare la produttività per qualsiasi azienda, riuscendo così a coordinare i dipendenti anche nel caso di imprevisti.

Come migliorare la produttività in modo consapevole e sicuro

Ci sono diversi modi, ma il primo tra tutti è sicuramente l’automatizzazione di ogni attività di routine: pensiamo ai promemoria per i clienti in un’azienda e alle prenotazioni dei pazienti in uno studio medico. Con la tecnologia si evitano le lacune informative e si sfrutta la digitalizzazione per eliminare ogni piccolo margine di errore.

Un altro strumento utile per evitare di rinviare le cose da fare? Tenere traccia di ciò che facciamo. Ci sono tantissime app ormai che ci facilitano la vita sotto ogni aspetto. Basta trovare la giusta app per monitorare gli impegni, gli obiettivi e le cose che riusciamo a realizzare nell’arco di una giornata o di una settimana. Le applicazioni aiutano a costruire un sistema molto utile per ottimizzare il tempo e aumentare la produttività.