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Diventa Magistrato Tributario: i requisiti per partecipare e come  prepararsi per superare il concorso 2024

La riforma Cartabia, che prende il nome dall’ex ministro della Giustizia del governo Draghi, Marta  Cartabia ed ha come scopo principale quello di velocizzare i tempi del processo civile, ha introdotto  nel nostro ordinamento legislativo una nuova figura professionale, quella del Magistrato Tributario.  Fino ad oggi infatti i processi tributari erano gestiti da giudici onorari, mentre la riforma presenta  appunto il primo concorso per la magistratura tributaria.

Venerdì 23 giugno è stato pubblicato il Decreto Legge n. 75 del 22 giugno 2023 che contiene al suo  interno varie misure per la riorganizzazione e il potenziamento del pubblico impiego, in particolare per  quello che riguarda gli ambiti dei ministeri e delle agenzie nazionali. All’interno del decreto troviamo  però anche alcune novità che riguardano il prossimo concorso per magistrato tributario.

Se non ci sono ancora certezze sulla data del concorso, che al momento secondo le voci più  accreditate dovrebbe essere bandito nell’autunno 2023 e svolgersi nei primi mesi del 2024, quello che  si sa è relativo ai posti messi a bando.

Sono infatti previsti sono 576 posti, così suddivisi:

  • 448 unità presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado;
  • 128 unità presso le Corti di giustizia tributaria di secondo grado.

Il decreto prevede poi, confermando una delle voci degli scorsi mesi, l’aumento del numero di posti a  concorso nei prossimi anni, con questi valori:

  • 68 posti aggiuntivi rispetto al numero di vincitori non assunti nel prossimo concorso  • 204 posti per l’anno 2026
  • 204 posti per l’anno 2029.

Terminate tutte le procedure concorsuali, si andranno a creare dei Tribunali Tributari e delle Corti  d’Appello Tributarie con competenza provinciale e regionale, così come è già la norma per le altre  magistrature.

Tra le informazioni certe che derivano sempre dal decreto legge, troviamo le informazioni relative alla  commissione esaminatrice, che sarà composta da 29 membri tra presidente, magistrati, professori  universitari, avvocati e dottori commercialisti.

Quali sono i requisiti per partecipare al concorso per Magistrato Tributario

Per poter accedere al concorso pubblico i candidati dovranno essere in possesso dei seguenti  requisiti:

  • laurea in Giurisprudenza, Scienze dell’Economia o Scienze Economico-aziendali • essere cittadini italiani;
  • avere l’esercizio dei diritti civili;
  • essere di condotta incensurabile;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso alla data di scadenza del  termine per la presentazione della domanda;
  • non essere titolari di alcun trattamento pensionistico.

Non avendo ancora notizie certe sulle prove del concorso, quello che si sa è relativo alla struttura che  verrà seguita. Ci saranno 3 prove, così suddivise:

– una prova scritta, con lo svolgimento di due elaborati teorici vertenti sul diritto tributario e sul  diritto civile o commerciale;

– una prova teorico-pratica di diritto processuale tributario;

– una prova orale su una serie di materie, comprensiva di un colloquio in lingua straniera. Tra le  materie per le prove orali troviamo il diritto penale tributario, mentre viene cancellato il diritto  fallimentare ed il diritto internazionale pubblico e privato.

Per passare alla prova orale bisognerà raggiungere un punteggio di almeno 12/20.

La seconda prova, quella teorico-pratica, rappresenta una novità nell’ambito dei concorsi pubblici e,  non essendoci parametri di riferimento di concorsi passati, sarà molto importante dedicare  un’adeguata preparazione soprattutto a questa nuova tipologia di esame.

Corsi di formazione per la preparazione al concorso

I candidati saranno sicuramente numerosi e per avere possibilità di superare il concorso occorrerà  un’ottima preparazione, non solo relativamente alle parti teoriche e legislative, ma anche per quanto  riguarda le attività “pratiche” che competono ad un Magistrato tributario. Stiamo parlando quindi della  capacità di scrivere correttamente sentenze ed elaborati.

Frequentare un corso di formazione in preparazione all’esame, può essere un ottimo modo per  esercitarsi soprattutto su queste ultime competenze. Nel settore sono presenti ormai da anni enti di  formazione specializzati sui corsi professionali, che offrono corsi frequentabili in presenza o a  distanza. Il ventaglio di proposte è abbastanza ampio e gli interessati possono scegliere l’offerta che  meglio risponde alle proprie esigenze.

Per cercare di prepararsi al meglio suggeriamo di scegliere un percorso di formazione che preveda  docenti qualificati, che sappiano guidare sia nello studio teorico, sia durante le esercitazioni pratiche,  dato che queste ultime saranno molto importanti per il superamento del concorso.

Può essere fondamentale a questo proposito avvalersi di enti di formazione professionale che abbiano  nel proprio team insegnanti preparati non solo teoricamente, ma anche per quanto riguarda le  situazioni più concrete e pratiche, come si diceva poco sopra.

Un corso che rispetta i requisiti appena elencati è quello organizzato da Form&Lex, ente di formazione  finalizzato specificatamente all’aggiornamento professionale di professionisti, che vede tra i docenti anche il Dott. Domenico Chindemi.

Il Dott. Chindemi non avrebbe bisogno di presentazioni: magistrato presidente emerito della Sezione  Tributaria della Suprema Corte di Cassazione, presidente della Corte di giustizia di Primo grado di  Milano, già presidente della Commissione Tributaria della Lombardia, Professore di Diritto Privato a  contratto presso l’Università Bocconi di Milano e autore di numerose pubblicazioni in materia.

Il corso prevede 32 incontri, della durata di 4 ore, con inizio previsto per fine Settembre e conclusione  a Marzo 2024.

L’ente di formazione, insieme ai suoi docenti, porrà molta attenzione alle prove pratiche, dedicando un  tempo importante alla redazione degli elaborati oggetto delle prove scritte. Saranno infatti assegnati  dei temi e degli elaborati da produrre relativamente a ciascuna delle materie previste, prevedendo poi

la correzione di ogni elaborato prodotto, con una discussione generale in aula per migliorare le  tecniche di ragionamento.

Vi sarà poi la possibilità di interagire direttamente con il magistrato e con tutti gli altri docenti durante  le lezioni, avendo così l’opportunità di confrontarsi con professionisti esperti e competenti e di capire  le dinamiche della giustizia tributaria

Se anche voi volete tentare la carriera da magistrato tributario, non lasciatevi sfuggire perciò l’opportunità di questo concorso e buona fortuna!

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