Diventare maestra d’infanzia: quale corsi seguire per raggiungere l’obiettivo
Si tratta di quella figura educativa che contribuisce alla formazione dei bambini dai 3 anni agli 11 anni
Lavorare presso la scuola dell’Infanzia, circondati da bambini, è una vera e propria vocazione. Ma chi è la maestra o il maestro d’infanzia? Si tratta di quella figura educativa che contribuisce alla formazione dei bambini dai 3 anni agli 11 anni, nel nostro caso, la/il maestra/o d’infanzia accompagna i bambini dai 2/3 anni fino ai 5/6 anni.
Lo strumento educativo del gioco e altre attività ludiche consentono a questi professionisti di occuparsi dello sviluppo psicomotorio dei bambini, stimolando la crescita intellettuale di questi piccoli discenti. In questo contesto vengono mossi i primi passi verso l’alfabetizzazione, favorendo dinamiche di socializzazione al fine di trasmettere il rispetto delle diversità individuali. Vengono stimolati all’apprendimento di alcune discipline come la lingua inglese, l’informatica, la scienze, la matematica sempre attraverso il gioco, il tutto in un’ottica di inclusione e di integrazione.
Quale percorso formativo seguire per lavorare nella scuola dell’infanzia?
In passato lavorare nella scuola dell’infanzia non richiedeva alcun titolo specifico, era sufficiente aver conseguito un diploma di scuole medie o superiori. Nel tempo il legislatore italiano è intervenuto apportando una serie di cambiamenti. Oggi l’accesso a questa professione richiede il possesso di titolo di laurea quale requisito imprescindibile.
La ratio risponde alla necessità di garantire, all’interno della scuola dell’infanzia, un personale che abbia le giuste competenze, conoscenze e una forte dose di empatia. La solida formazione accademica richiesta, risponde all’esigenza evidenziata dal Sistema integrato di educazione e d’istruzione, il quale ha posto l’accento sulla necessità di garantire ai bambini una continuità nel loro percorso educativo e scolastico soprattutto per i più piccoli che accedono per la prima volta alla scuola. E ciò è possibile solo se i “docenti” hanno alle spalle un iter formativo ben strutturato e mirato.
Alla luce di ciò, il Miur è intervenuto riformando i requisiti richiesti per l’accesso alla professione, introducendo l’obbligatorietà del titolo di laurea per tutte le scuole dell’infanzia sia pubbliche che private. Il Decreto che ha introdotto questi nuovi requisiti non essendo retroattivo, produce i suoi effetti vincolanti solo a far data dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pertanto, coloro che sono in possesso di un diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico (Decreto Ministeriale 10 marzo 1997) conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002 saranno esentati dai nuovi vincoli imposti dal legislatore.
Salvo questa eccezione, per lavorare nella scuola dell’infanzia è richiesto a pena di esclusione il conseguimento di un titolo di laurea in Scienze dell’Educazione o della Formazione (curriculum Psicoeducativo Sociale). Ovviamente, essendo queste lauree abilitanti, si verrà inseriti direttamente nella II fascia delle graduatorie di Istituto (G.I.), consentendo il conferimento di incarichi a tempo determinato. Questa carriera è una delle più ambite, soprattutto negli ultimi tempi, per cui il fattore tempo nel conseguimento della laurea è assolutamente determinante.
Per questa ragione, al fine di riuscire a mantenere un ritmo costante nella preparazione degli esami, riuscendo a conciliare vita privata e studio, sempre più studenti optano per le Università e-learning. Grazie alla Pandemia da Coronavirus tutti gli studenti italiani hanno sperimentato concretamente i vantaggi dello studio in didattica a distanza. Per cui non sorprende se negli ultimi due anni accademici l’immatricolazione presso queste Università è cresciuta esponenzialmente. Tra le undici università online riconosciute dal Miur, un esempio è dato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Al corso di laurea si accede, generalmente, con un test d’ingresso. Questa tipologia di selezione non è una regola generale in quanto, essendo l’università dotata di autonomia decisionale, è libera di stabilire le modalità di accesso.
Ma quali sono opportunità di una laurea in scienze della formazione? Oggi l’accesso avviene mediante tre strade che prevedono la partecipazione al concorso ordinario infanzia, l’iscrizione al TFA sostegno previo superamento del concorso di selezione e infine l’iscrizione nelle graduatorie di istituto. Ovviamente, sarà possibile tentare tutte questa strade in quanto l’una non esclude l’altra.