Innovazione. Una parola dietro a cui c’è un mondo intero, per le aziende. Che racchiude un sapere frutto di un percorso, che ha legami con il passato, ma che si sviluppa nel presente e ha uno sguardo rivolto al futuro. Un qualcosa, l’innovazione aziendale, a cui tutte le imprese prestano attenzione, nella comunicazione come nelle pratiche quotidiane di creazione di prodotti. Che non possono che essere all’avanguardia, in tutti i settori dell’economia, capaci di dare a un’impresa grande come a una più piccola quel “quid” che la rende diversa da tutte le altre.
Oggi l’innovazione aziendale è certificata secondo standard internazionali quali quelli della famiglia ISO 56000 che riguardano tutte le fasi dell’innovazione, sia teoriche che operative. Per le aziende non mancano corsi e master ma anche iniziative open che permettono di ottenere attestati qualificanti, ad esempio su Lapetre.com che offre proposte online pionieristiche per quanto riguarda la gestione dell’innovazione aziendale e percorsi formativi a misura della singola realtà. Perché formarsi è importante e quando questo porta a certificazioni valide a livello internazionale significa avere uno strumento in più per essere competitivi sul mercato.
Quale innovazione?
L’innovazione è un termine che al suo interno presenta diverse declinazioni, per questo oggi gli standard internazionali sono così dettagliati e specifici, in modo da mettere le aziende nelle condizioni di avere le migliori competenze possibili a livello gestionale. Possiamo distinguere l’innovazione in incrementale, dirompente e/o radicale. Vediamo meglio di cosa si tratta:
- Innovazione incrementale. È la forma più classica di innovazione, capace di implementare un prodotto che già esiste, innovandolo e rendendolo migliore. Un esempio? La tecnologia ibrida nelle automobili, che porta un sistema già esistente quale quello motoristico a un livello più alto.
- Innovazione dirompente e/o radicale. Un punto di vista diverso sull’innovazione che parte dall’impatto moderno della tecnologia nel mondo contemporaneo. Si tratta delle innovazioni che hanno avuto un impatto importante sul mercato, cambiandolo radicalmente. Un esempio? Internet ma anche lo stesso facebook, capace di cambiare le abitudini di consumo.
L’innovazione radicale, ma anche quella incrementale, necessita di essere definita nel modo più appropriato. In tal senso si sono mossi gli attuali enti internazionali ed essere informati su quali sono gli standard specifici per ogni impresa è oggi una necessità ma anche un’opportunità.
Standard ISO 56000: un’opportunità per le imprese
Il termine ISO sta per International Standard Organization e si può tradurre come Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione. Si tratta di una delle istituzioni planetarie più importanti e definisce la normativa per quanto riguarda gli standard aziendali secondo diversi tipi di certificazioni.
Gli standard ISO 56000 riguardano la gestione dell’innovazione non solo per le imprese italiane ma per quelle di tutto il mondo. Sono frutto di un intenso lavoro che si è svolto a livello globale, secondo una declinazione in 7 tipologie di standard precisi il cui lessico è ben definito nella norma ISO 56000. Nel dettaglio:
- ISO 56002.
- ISO 56003.
- ISO 56004.
- ISO 56005.
- ISO 56006.
- ISO 56007.
- ISO 56008.
Ogni standard definisce un aspetto specifico di gestione dell’innovazione, elementi ripresi, oltre che nella norma di base ISO 56000, nella ISO 56002, che presenta al suo interno delle vere e proprie best practice, facendo da trait d’union con tutti gli altri standard. Un mondo tutto da scoprire, quello degli standard dell’innovazione, e in continua evoluzione, che vedrà nella prossima pubblicazione dello Standard ISO 56001 lo strumento certificativo per le imprese.
